Premesse

In Italia quasi tutte le Facoltà universitarie sono a "numero chiuso o programmato".
A queste facoltà si accede solo se si superano i test d'ingresso i quali determinano un punteggio per la graduatoria.
In Europa è generalizzata questa metodologia.

Il numero chiuso nasce dalla facoltà che possiede ogni singolo corso di studio, in completa autonomia, di istituire un numero programmato di accesso ai corsi o alle specializzazioni: in primis per garantire sia gli standard qualitativi che si prefigge con la sua offerta formativa, sia per evitare il sovraffollamento di quei laboratori, previsti nel percorso di studio, con caratteristiche di alta specializzazione.

In questo momento il trend correttivo per l'accesso allo studio universitario, (programmazione ministeriale), è quello di aumentare le facoltà a numero programmato, e ad un inasprimento delle prove di idoneità. Continuando, c'è una moltiplicazione delle regolamentazioni interne alle Università anche per le lauree di specializzazione, che selezionano l'accesso basandosi sul voto di laurea oppure del tipo di crediti conseguiti.

In Romania

Una delle soluzioni a questo ostacolo, può essere la frequenza di un corso di studi universitario all'estero, in particolare in Romania

Per creare una graduatoria di accesso alla Facoltà, il test (quiz a risposta multipla), può essere sostituita dalla valutazione documentale: ad ogni documento presentato viene attribuito un punteggio con uno schema di procedimento sistematico di calcolo dei vari voti ottenuti nel percorso scolastico e dei documenti accessori allegati.

Le università in Romania non hanno il numero chiuso come in Italia e in moltissimi Paesi europei, ma hanno un limite fisiologico sul numero di studenti che possono accogliere.
Ogni sede di facoltà decide quanti studenti può accogliere e stabilisce il numero massimo di iscrizioni.

Le migliori università

L'Università di Medicina e Farmacia "Iuliu Hatieganu di Cluj-Napoca è una università d'elite, con valore didattico e scientifico a livello mondiale e i medici - insegnanti che partecipano ai massimi congressi mondiali sono molto apprezzati.
La selezione a Cluj per l'ammissione, è molto severa e ci spinge a una accuratezza particolare nella preparazione della documentazione.
La città di Cluj è relativamente piccola ed ha un forte carattere culturale anche perchè è la città con il più grande numero di facoltà universitarie.
Detto questo, godono della massima stima anche le università di Targu-Mures, Timisoara, Craiova e Costanza.

La qualità dell'insegnamento

I documenti scolastici romeni sono tutti riconoscibili a livello europeo.

Per sfatare un luogo comune diciamo che le Università romene non hanno nulla da inviadiare in termini di qualità, alle Università europee; alcuni atenei hanno una maggiore rinomanza nazionale e internazionale per la qualità del loro insegnamento e modernità dei laboratori, detto questo mi permetto di ricordare il detto: "sono i buoni studenti che fanno le buone scuole" ...gli studenti attenti è di valore, rendono preziosa la loro sede di studio.

Titoli di studio universitari ottenuti all'estero.

I diplomi e i certificati rilasciati dalle facoltà universitarie europee (Dichiarazione di Bologna) vengono reciprocamente riconosciuti da tutti i paesi membri della Comunità Europea e tale atto atto è implicito nel patto di adesione e reciprocità.
Ci possono essere delle deroghe a questo e le Università ne sono a conoscenza, pubblicizzandolo.
In linea di principio tutti i Paesi della Comunità si riconoscono reciprocamente i Corsi di Laurea purchè i loro percorsi e i regolamenti didattici (crediti) siano compatibili.
Le basi di formazione devono essere eguali altrimenti il riconoscimento non può avvenire.
Per esempio se la Romania prevede per un corso di studi con un percorso di due anni quando quello italiano corrispondente è di tre, è chiaro che NON potrà mai essere validato, se invece il percorso e i crediti sono identici, nulla osta al riconoscimento accademico e amministrativo.
Oramai in Europa, nella UE, i diplomi sono unificati e con la Dichiarazione di Bologna gli specialisti in materia, continuano a portare avanti gli obiettivi unificanti.

Trasferimenti

Per quanto concerne il trasferimento da una università romena a una italiana, questo rientra nel principio della libera circolazione delle persone che l'Europa sancisce come base dei diritti dei cittadini europei ed è insito nel patto di adesione alla Comunità Europea. Tale diritto si accompagna al reciproco riconoscimento dei percorsi di studio.
Si deve tenere presente che le Università sono completamente autonome nell'accettare o meno uno studente che intende trasferirsi.
In caso di trasferimento, NON bisogna più sotenere i test d'ingresso ma presentare il certificato completo delle frequenze ottenute e di tutti gli esami sostenuti nei relativi ambiti scientifico-disciplinari, in dettaglio, con il programma di ciascun esame.
Il trasferimento potrà avvenire dal secondo anno o successivi, viene escluso il primo anno poiché si cade nel numero programmato e nell'obbligo di sostenere i test di ammissione.

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